Come aprire un blog sul calcio che possa avere successo

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come aprire un blog di calcio

Lo sport più seguito al mondo è sicuramente il calcio. Non è difficile intuirlo, ma a riprova ci sono anche le statistiche ufficiali, secondo le quali più del 50% della popolazione mondiale segue questo sport. Di conseguenza sono nati, e nascono ogni giorno, una serie di siti web e blog che parlano di squadre, calciatori, divisioni e mercato

Se quindi da una parte aprendo un proprio blog sul calcio non si farà fatica a trovare un pubblico interessato, dall’altra si corre il rischio di non riuscire ad emergere ma piuttosto ad affondare tra tutti gli altri competitor. E, di conseguenza, dare vita a un progetto che genera solamente una manciata di visualizzazioni. 

Per far funzionare un blog sul calcio, quindi, bisogna avere ben chiaro il progetto che si sta decidendo di portare avanti e seguire una tecnica sempre vincente nel business: specializzarsi. Per prima cosa è importante definire la nicchia di persone alle quali ci si rivolge, quello che tecnicamente si chiama target. Insomma non basta dire “calcio”: si può decidere di rivolgersi alle serie minori, alle squadre straniere, al calcio mercato o ai campioni del passato. 

Poi stabilire se ci si rivolge a un pubblico “tecnico” (quindi atleti stessi o allenatori) o a un pubblico di appassionati (quindi tifosi). Mettendo a fuoco il proprio pubblico, sarà infatti possibile creare dei contenuti mirati e sicuramente interessanti per i lettori. Per quanto riguarda il contenuto, è fondamentale fare delle ricerche preventive e affidarsi anche a un blog copywriter che saprà creare degli articoli in ottica SEO, completamente originali e senza errori. 

Aprire un blog dedicato al calcio: guida e consigli

Tra le attività preliminari da fare prima di aprire un blog c’è l’analisi di mercato e dei siti web dei competitor. Per distinguersi dai propri concorrenti, infatti, è fondamentale conoscerli e conoscere quali tecniche utilizzano. 

Poi ovviamente bisogna laavorare sulle keyword del proprio blog. Non basta puntare su calcio: non si riuscirà mai a comparire nella prima pagina della SERP, l’elenco dei risultati dei motori di ricerca. Bisogna fare un lavoro serio, meglio ancora con uno SEO specialist, per individuare le parole chiavi specifiche per il proprio sito.

Da quel momento tutto, dagli url delle pagine ai testi, devono essere ottimizzati in chiave SEO per riuscire a posizionarsi bene e non finire nel dimenticatoio. Stando alle statistiche stilate dagli esperti nel settore, gli utenti si soffermano quasi esclusivamente sulla prima pagina e per di più  tendono a cliccare maggiormente sul primo e sul secondo risultato. Quindi, posizionarsi già in quinta o sesta posizione in prima pagina, fa perdere una percentuale consistente di click.

E’ qui che subentra l’importanza di trovare un buon copywriter.  Non si tratta solo di saper scrivere bene e di conoscere a fondo l’argomento, competenze che può avere anche il titolare del blog; bisogna riuscire a scrivere testi che si indicizzino. E’ anche possibile rivolgersi al copy solo per una revisione, qualora si desideri scrivere gli articoli in prima persona. 

Come avviare un blog sul calcio: scegliere la piattaforma

Per rendere il proprio sito sul calcio di successo, è fondamentale dargli un’impronta totalmente originale e unica, una propria prospettiva personale. Ciò permetterà di creare il giusto “engagement” con i visitatori, che tenderanno a tornare più frequentemente sul sito, anche indipendentemente dal posizionamento garantito dalle attività di SEO. Eseguiti tutti questi processi preliminari, è necessario scegliere la giusta piattaforma per il proprio blog. Solitamente vengono utilizzati i CMS, i content management system, che sono dei software che servono a facilitare il lavoro sui siti web. Possono infatti essere utilizzati anche da chi non è un esperto e non sa nulla di codici e di programmazione. Il CMS più conosciuto è sicuramente WordPress, che contente l’uso di innumerevoli plug-in che facilitano ulteriormente il lavoro. L’importante è che il sito sia veloce e performante e che abbia un design accattivante e renda semplice l’esperienza dell’utente.

 Successivamente, c’è bisogno di scegliere il nome di dominio e l’hosting. Il nome deve essere facile da ricordare, ma originale, perché è la prima cosa che gli utenti notano e che va ad agire sulla “connessione” creata con il proprio pubblico. L’hosting, invece, può essere definito come la “casa” del sito web e deve essere altamente performante e con un’assistenza clienti veloce ed efficiente. Un hosting con dei server che vanno spesso in down può danneggiare gravemente il proprio progetto calcistico.