Fratelli Abbagnale, la leggenda del canottaggio italiano
La leggenda dei fratelli Abbagnale ci fa capire che attraverso i sacrifici e l’umiltà si possono raggiungere grandi risultati. Infatti nel corso degli anni sono diventati delle icone dello sport.
I fratelli Abbagnale nascono a Pompei da una famiglia numerosa: il padre possedeva un ampio terreno dove si coltivano fiori e ortaggi da esportare.
Giuseppe, Carmine e Agostino si sono avvicinati al mondo del canottaggio grazie allo zio Giovanni La Mura, ex canottista. Questo, una volta lasciata la pratica sportiva, diventa allenatore al circolo nautico di Castellammare di Stabia.
Gli allenamenti degli Abbagnale
Gli allenamenti iniziano alle luci dell’alba: sveglia alle cinque del mattino, e una corsa sino a Castellammare di Stabia, percorrendo ben 10 kilometri.
Dopo un allenamento per riscaldare i muscoli, i fratelli, iniziano a remare nelle acque di Castellammare sino alle otto del mattino. Alle otto e mezzo dopo una rapida doccia vanno a scuola, e nel pomeriggio aiutano il padre a lavorare nei campi mentre la sera ritornano in palestra.
Allenamenti e sacrifici che ripagheranno con gli interessi, iscrivendoli nella storia dello sport italiano.
I primi successi dei fratelli Abbagnale
Tutti questi sforzi sono stati ripagati poi nella pratica, come detto, poiché i fratelli Abbagnale nel 1981 e nel 1982 diventano famosi, vincendo i campionati mondiali di Monaco e di Lucerna.
La leggenda dei fratelli Abbagnale è dovuta al fatto che dal 1981 in poi, in qualsiasi gara partecipata, sono saliti sempre sul podio.
I trionfi dei fratelli Abbagnale alle Olimpiadi
Nel 1984 i fratelli Abbagnale riescono a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Los Angeles, e lo stesso risultato si ripete nelle Olimpiadi di Seoul quattro anni dopo, mentre nel 1992 nelle Olimpiadi di Barcellona non riescono a raggiungere l’oro, piazzandosi comunque al secondo posto e vincendo la medaglia d’argento.
Com’è composto il team Abbagnale
Il team è composto da Giuseppe Abbagnale che era il capovoga dell’armo e Carmine il prodiere. Entrambi erano capitanati dal timoniere Giuseppe Di Capua.
I fratelli hanno gareggiato per 13 anni insieme, il fratello Giuseppe più grande di tre anni, ha gareggiato in alcune competizioni con altri prodieri per questioni anagrafiche. Il terzo fratello Agostino invece, a sua volta ha conquistato due ori olimpici e mondiali nel quattro di coppia, e un oro olimpico nel due di coppia.