La sedicesima edizione del campionato europeo di calcio per nazionali maschili è la prima a disputarsi in 12 nazioni differenti. In questa manifestazione itinerante l’Italia è presente con l’imponente impianto da 60 mila spettatori dell’Olimpico di Roma, che già era stato protagonista delle partite degli azzurri a Italia ‘90 insieme a quello che ora si chiama Diego Armando Maradona di Napoli.
Inaugurazione all’Olimpico con l’Italia, finale a Wembley l’11 luglio
Se l’Italia è fra le principali favorite per la vittoria di Euro 2020 al 17 giugno a quota 4,50 secondo le quote Europei Betway, gran parte del merito va anche data alla possibilità di giocare all’Olimpico le prime tre partite del girone A. L’inaugurazione avvenuta allo stadio Olimpico è stata all’insegna della tradizione, con fuochi d’artificio e la voce di Andrea Bocelli a impreziosire l’evento, ma con la presenza anche di giochi digitali e virtuali a incantare i 16 mila presenti a Roma. La struttura che sorge nei pressi del Foro Italico è stata inaugurata nel 1953 e poi ristrutturata in occasione dei Mondiali in Italia fra il 1989 e il 1990.
Per le semifinali e la finale è stata scelta la meravigliosa cornice dello stadio Wembley di Londra. Non ovviamente il celebre e storico stadio inaugurato nel 1923 e demolito nel 2003 che la nazionale italiana ha comunque fatto in tempo a espugnare due volte, di cui una nel 1997: era la nazionale dei napoletani Ciro Ferrara e del futuro campione del mondo 2006 Fabio Cannavaro; decisivo un goal dell’ex partenopeo Gianfranco Zola. Il nuovo Wembley è situato nello stesso borgo dell’impianto storico, ed è fornito di una pista d’atletica di 400 metri a scomparsa: inaugurato nel 2007 rappresenta la struttura con più posti a sedere della manifestazione grazie alla capienza di 90 mila spettatori.
Le altre nove strutture: a Baku, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Roma i quarti
Quando si ospitano eventi del calibro di Mondiali di calcio, Olimpiadi, o manifestazioni come Euro 2020, la nazione che offre gli onori di casa ha l’onere di organizzare al meglio ogni singolo dettaglio, e garantire un’esperienza irripetibile a tifosi e atleti. Fra gli impianti che avranno l’onere e l’onore di ospitare i quarti di finale della sedicesima edizione del campionato europeo è lo stadio Olimpico a essere il più “vecchio”. La struttura di Monaco di Baviera Allianz Stadium, conosciuto anche come Fußball Arena München, è infatti stato inaugurato nel 2005, mentre lo stadio Olimpico di Baku è addirittura 2015. Ma lo stadio più nuovo a ospitare i quarti di finale è lo stadio San Pietroburgo, inaugurato nel 2017 e dal costo esorbitante di 1,1 miliardi di dollari, la cui costruzione ha subito un’accelerazione.
Fra le strutture più recenti c’è poi lo stadio Puskás Aréna di Budapest, che ospita le partite casalinghe solo della nazionale di calcio dell’Ungheria, la cui costruzione è cominciata nel 2017 ed è terminata nel 2019. Uno stadio di fine anni ‘90 è quello de La Cartuja di Siviglia, impianto inaugurato precisamente nel 1999 e dal costo davvero sorprendentemente basso di 120 mila euro ma con servizi eccellenti: sede delle partite casalinghe del Betis di Siviglia, è il sesto impianto di Spagna per dimensioni e può ospitare fino a 65 mila spettatori, ha 48 box privati, cinque spogliatoi, e anche un hotel extra lusso.
Ci spostiamo in Scozia per celebrare lo stadio più antico della competizione: l’Hampden Park di Glasgow, ristrutturato ben tre volte, l’ultima nel 1999, è stato la “casa” del Celtic nel 1994, e del Queen’s Park dal 1903 al 2020, mentre la rappresentativa calcistica scozzese vi ha sempre disputato le proprie partite senza sosta dal 1906. In Olanda, invece, la struttura protagonista è la Johan Cruijff Arena di Amsterdam, la terza struttura degli anni ‘90 insieme all’Olimpico e alla La Cartuja. Completano la lista degli impianti che ospitano le partite di Euro 2020 l’Arena Națională di Bucarest, dove giocano abitualmente oltre alla nazionale rumena lo FSBC e la Dinamo Bucarest; e il Parken Stadium di Copenaghen, che è invece l’impianto con la capienza spettatori minore: “solo” 38,065 spettatori.
Nel panorama delle strutture coinvolte nell’europeo per nazioni lo stadio Olimpico ha il record negativo di essere il più vecchio, dopo l’Hampden Park ovviamente, che è però stato rinnovato nel 1999. Le quattro partite ospitate dall’Italia agli europei, più semifinali e finali della Nations League a ottobre, devono far riflettere sullo stato delle strutture sportive in Italia, in particolare quelle dedicate al calcio.