Ciro Ferrara, la carriera del difensore napoletano

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In questo nuovo post a cura di Super Napoli parleremo, per la categoria Calciatori, del difensore partenopeo Ciro Ferrara, ripercorrendo insieme tutte le tappe della sua carriera sia da calciatore che da allenatore.

Ciro Ferrara: gli inizi

Ciro Ferrara nasce a Napoli l’11 febbraio del 1967 e fin da giovane ha perseguito la sua passione verso lo sport, diplomandosi all’ISEF per diventare professore di educazione fisica. Ma lo scopo del napoletano era quello di fare carriera nel mondo del calcio.

Riesce a vincere un provino con la squadra del quartiere Vomero, ma dovrà rifiutare per continuare i suoi studi.

Durante la giovinezza gli diagnosticano la sindrome di Osgood-Schlatter, che riuscirà però a guarire e a continuare la sua carriera da calciatore.

Ciro Ferrara e l’esordio con il Napoli

L’esordio nel Napoli avviene nella stagione 1984/1985, l’anno in cui sarà acquistato Diego Armando Maradona, e neanche a farlo apposta la sua prima partita in serie A sarà proprio contro la Juventus, sua futura squadra.

Ciro Ferrara diventa un titolare inamovibile

Nella stagione successiva 1985/1986, dopo un campionato deludente, Ciro Ferrara diventerà un titolare inamovibile della retroguardia azzurra. Il Presidente Ferlaino, comprende che il Napoli ha bisogno di veri rinforzi per competere ai vertici del campionato di serie A. Infatti l’allora direttore generale del Napoli Italo Allodi, investirà circa 11 miliardi delle vecchie lire, acquistando giocatori del calibro di Garella e Bruno Giordano, che hanno fatto la storia della squadra azzurra. Infatti in quell’anno il Napoli riuscirà a raggiungere il terzo posto.

Ciro Ferrara vince il suo primo scudetto

Nel 1987 accade così il miracolo napoletano: per la prima volta nella sua storia il Napoli riuscirà a vincere il tricolore, ai danni della Juventus e dell’Inter.

In quella stagione Ferrara colleziona in totale 28 presenze e segnerà il suo primo gol al San Paolo, diventando un punto di riferimento per la squadra partenopea. Nello stesso anno vincerà anche la Coppa Italia ai danni dell’Atalanta.

Lo scudetto perso

Le aspettative nella stagione successiva erano molte alte. Il Napoli infatti debutterà anche nella Coppa dei Campioni, ma le aspettative furono deluse dagli insuccessi della squadra partenopea. Infatti gli azzurri verranno sconfitti dal Real Madrid nel primo turno della Coppa dei Campioni.

In campionato, nonostante un vantaggio discreto nei confronti del Milan di Sacchi, perdendo la partita decisiva al San Paolo, il Napoli non riuscì a raggiungere il secondo scudetto consecutivo.

Ciro Ferrara in quella stagione colleziona 32 presenze ed una sola rete.

ferrara contro il milan

Ciro Ferrara vince la Coppa Uefa

L’anno successivo il Napoli parteciperà alla Coppa Uefa. In campionato, il Napoli non riuscì a vincere il suo secondo tricolore, classificandosi al secondo posto e in Coppa Italia perse la finale. Nonostante tutto la squadra riuscì ad alzare l’ambizioso trofeo europeo, la Coppa Uefa, nella finale contro lo Stoccarda.

Ciro Ferrara nelle due partite fu decisivo non solo per le sue doti tecniche ma anche realizzative. Infatti su assist di Maradona, il difensore napoletano segnerà un gol con un gran tiro al volo, battendo il portiere tedesco Eike Immel.

La vittoria del secondo scudetto del Napoli

Nel 1990 il Napoli riuscirà a vincere il suo secondo scudetto e il contributo di Ferrara fu essenziale per la vittoria finale. Infatti in quella stagione il Napoli subirà pochissime reti.

Sarà ricordato come lo scudetto rivincita contro il Milan di Sacchi, e per la partita vinta a tavolino dal Napoli in quel di Bergamo per la famosa monetina lanciata dagli spalti sul giocatore brasiliano del Napoli Alemao.

L’addio di Maradona al Napoli e il declino della società

Nella stagione 1990-91, il Napoli, riuscirà a vincere la Supercoppa Italiana ai danni della Juventus vincendo con un secco 5-1. Con l’addio di Diego Armando Maradona, il Napoli, nel triennio dal 1990 al 1993, alternerà buone stagioni ad altre meno positive.

Ciro Ferrara diventerà il capitano del Napoli ed assieme a Fabio Cannavaro, e Pino Taglialatela formerà un reparto difensivo tra i più forti del campionato. In quell’anno il Napoli riuscirà a centrare la qualificazione in Coppa Uefa con l’allenatore Marcello Lippi, suo futuro allenatore nella Juventus.

Indimenticabile l’ultima gara al San Paolo contro il Parma, con il secondo gol siglato proprio da Ferrara, che consentirà l’accesso alle qualificazioni di Coppa Uefa.

In quella stagione il Napoli non viveva in buone acque da un punto di vista economico, non pagando gli stipendi dei calciatori per alcuni mesi. Per ovviare a ciò il Napoli per fare cassa cedette alla Juventus, il suo pezzo pregiato Ciro Ferrara alla Juventus per 9,5 miliardi di lire.

Con il Napoli collezionerà 322 presenze condite da 15 segnature che faranno di lui uno dei difensori più forti nella storia del calcio Napoli.

ciro ferrara

Il passaggio alla Juventus

Nella Juventus il difensore napoletano ritroverà il suo ex allenatore Marcello Lippi.

La Juventus ad inizio campionato era considerata tra le favorite per la vittoria finale in serie A e così fu. Infatti nella stagione 1994/1995, la Juventus vincerà scudetto e Coppa Italia, e la finale di Coppa Uefa, persa contro il Parma.

Ciro Ferrara tra le fila bianconere ha disputato undici stagioni vincendo praticamente tutto:

  • cinque scudetti;
  • una Coppa Italia;
  • quattro volte la Supercoppa Italiana;
  • la celebre vittoria in Champions League nel 1996;
  • una coppa Intercontinentale;
  • una Supercoppa europea;

Ciro Ferrara diventerà per questo motivo una delle icone del calcio italiano nonché uno dei difensori più forti al mondo.

Con la maglia della Juventus collezionerà in totale 358 presenze segnando 20 reti.

Chiuderà la sua carriera nel 2005 proprio con la maglia bianconera.

ferrara juventus

Ciro Ferrara in Nazionale

Dopo aver totalizzato 6 presenze con l’Under 21, esordirà in Nazionale nel 1987, in un’amichevole Italia-Argentina 3-1, disputata a Zurigo.

Con la Nazionale Italiana parteciperà:

  • ai Campionati Europei del 1988;
  • al Mondiale del 1990 in Italia;
  • al Campionato Europeo del 2000; 

La sua ultima partita in Nazionale fu proprio nella finale persa contro la Francia negli Europei del 2000.

Ha collezionato in totale con la maglia della Nazionale 49 presenze, non segnando nessuna rete.

ferrara nazionale

Ciro Ferrara allenatore

La sua carriera da allenatore in virtù dei risultati raggiunti è ben diversa rispetto a quella da calciatore. Allenerà diverse squadre sia in Italia che all’estero, in particolare la Juventus e la Sampdoria, ottenendo però scarsi risultati e la Nazionale Under 21.

All’estero nel 2016 farà la sua ultima apparizione da allenatore allenando lo Wuhan Zall, squadra che militava nella seconda divisione cinese.

ciro ferrara oggi